KRISTO 33 appartiene al percorso di TEATRO ATEO con cui Flavio Sciole’ agisce rispetto alla demolizione del teatro (antiteatro). La recitazione inceppata (modulo codificato dall’autore), l’uso distorto e malato del mezzo cinematografico, il rimando a simboli ed icone, l’inceppatura corporea (anche come macchina), la marcia fotografia, nonché l’uso del montaggio in macchina(estrema istanza, impellenza ineluttabile dell’attimo) non sono che alcuni dei codici di TA usati in quest’opera. Il percorso antiteatrale di FS si incrocia con quello anticinematografico amplificando l’azione di disgregazione.